TEODORICO SPOSA LA FIGLIA AMALASUNTA
I VARI MATRIMONI CON SOLO BARBARI
Teodorico intenzionato a dare la sua quarta figlia Amalasunta in sposa a EUTARICO un Visigoto spagnolo, informando Costantinopoli a cose fatte l'imperatore ANASTASIO pone il suo veto e non gli ratifica la scelta fatta.
Ricordiamo che TEODORICO, già giunto a una certa età, quasi sessantenne, si sta preoccupando della sua successione e non avendo figli maschi, ma solo quattro femmine sta dandosi da fare nel trovare un marito influente all'ultima sua figliola nubile.
Con una sua politica di parentele (tutte barbare) e con questi legami il suo obiettivo è quello di estendere la sfera d'azione su tutto l'impero d' Occidente.
Se ripercorriamo questi matrimoni vedremo questo quadro strategico politico di TEODORICO che stava cercando di egemonizzare con i suoi parenti goti, visigoti, franchi e germani tutto l'occidente.
La prima figlia AREVAGNI fu maritata ad ALARICO re dei Visigoti, la seconda TEUDEGOTA a SIGISMONDO re dei Burgundi, la terza aun Vandalo, la quarta AMALASUNTA a un suo connazionale re dei goti EUTARICO (scelta bocciata a Costantinopoli, che iniziano a vedere in questi matrimoni alleanze un po' inquietanti)
Infine i matrimoni con una sua sorella AMALAFRIDA con TRASAMONDO re dei Vandali figlio di GENSERICO, un'altra sorella AMALABERGA con ERMANFREDO re dei Turingi e lui stesso si era sposato con AUDEFLEDA che era poi la sorella di CLODOVEO re dei Franchi.
Considerando che Teodorico aveva il suo esercito in Italia, e a Sirmio, se univa tutte queste potenziali forze parentali esterne, a Costantinopoli dovevano davvero preoccuparsi. Chi li avrebbe più fermati se in un ipotetico giorno Teodorico scendeva dai Balcani verso Bisanzio.
Tutti questi matrimoni dovevano servire a cementare parentele per saldare poi i territori in una unica stirpe, quella clodoveiana e teodorichiana.
Ma non diedero i frutti sperati come abbiamo visto, e ne lui si fece poi scrupolo di attaccarli militarmente quando non vedendoli schierati con lui, capito che gli erano solo d' impaccio non esitò ad affrontarli, come abbiamo già visto fare con il cognato Clodoveo in Settimania nel 509.
E lo vedremo ancora affrontare parenti, perché costoro hanno altre intenzioni, diverse dalle sue, cioè vogliono crearsi dove risiedono un loro regno, e se necessario impegnarsi a lottare, ma solo per allargarlo questo regno.
E da qualche decina d'anni che franchi, germani, e i visigoti in Spagna, intendono fare solo più questo, e non più appoggiarsi al potere centrale; fra l'altro lontanissimo, e sempre con il rischio di essere impiegati in altri luoghi e per altri scopi che nulla hanno a che vedere con i loro obiettivi.
Teodorico fra l'altro non è un imperatore, quindi cercano in tutti i modi di non stringere alleanze troppo pericolose che potrebbero compromettere la loro autonomia.
Teodorico molto abile nella guerra, ma fallimentare in queste unioni; ed errore grave non ne ha fatta una sola con un latino, pur dimorando nella penisola.
La sua intenzione -l'abbiamo già esposta nelle precedenti pagine questa convinzione- era quella di germanizzare tutto l'occidente.
Ma Teodorico non poteva fare questa "rivoluzione" se mancavano o non rispondevano all'appello proprio i germani, impegnati già a dividersi tra di loro, al di qua e al di là del Reno.
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