domenica 3 agosto 2014

ANNO 510

SPUNTA UN FIGLIO DI ALARICO II

Avanzando delle pretese alla successione, viene fuori un figlio bastardo di Alarico II: GISELICO.
Dopo la morte del re Visigoto, a succedergli era stato il figlio Amalarico, che essendo minorenne la reggenza l'aveva presa lo stesso Teodorico; ed era lui a guidare l'esercito visigoto. Giselico dopo aver riunito dei suoi fedeli in Spagna, ha la malaugurata idea volersi di battersi con TEODORICO per la riconquista della corona che ha solo virtualmente il fratellastro.

Nello suo tentativo viene sconfitto, anche se riesce a mettersi in salvo. Non soddisfatto, il prossimo anno, rimettendo insieme un esercito in Africa, tenterà ancora una volta la sortita. Purtroppo in quest'altra impresa oltre che essere un'altra volta fallimentare, ci rimette anche la vita.

LONGOBARDI ALL'ESTERO : Nel 510 circa il Longobardo Tatone, vincitore degli Eruli, viene spodestato e ucciso dal figlio di suo fratello Zuchilone, il grande Vacone che creerà un impero che si estende dalla Boemia dove confina coi Turingi all'Ungheria dove si trova di fronte i Gepidi. Nonostante la sua potenza dovrà confrontarsi con i discendenti di Tatone: prima il figlio Risiulfo fuggito fra i Varni che riuscirà a far uccidere e poi il figlio di Risiulfo Ildechi scappato prima fra gli Slavi e poi fra i Gepidi (da qui l'aspra inimicizia fra Gepidi e Longobardi). Per rafforzare la sua posizione internazionale fra i popoli germanici Vacone passò attraverso ben tre matrimoni: il primo con la turingia Ranicunda, il secondo con la gepida Austrigosa e l'ultimo con Silinga, la figlia del defunto re erulo Rodolfo (con quest'ultimo si voleva andare incontro agli eruli che si erano sottomessi ai Longobardi).

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