In Oriente ZENONE, riconosce come fatto compiuto (lo aveva già fatto nel '74 ma poi era stato destituito) la sovranità del regno Visigoto nella Francia meridionale e in Spagna. Dovrebbe farlo un sovrano d'occidente, ma ora è lui ad avere il mano tutti i destini dei due imperi.
Consapevole che allo stato delle cose era impossibile amministrare senza gravi contrasti gli ex territori del vecchio impero romano, Zenone ha preferito la soluzione della totale cessione.
Nel frattempo sta già pensando come occupare l'Italia prima che qualche ex generale barbaro o romano con qualche velleità (cosa non rara negli ultimi tempi) miri ad installarsi a Roma, a Ravenna o a Milano.
Non conosce personalmente ODOACRE, sa solo che è anche lui un barbaro, quindi, nonostante la sua sottomissione all'impero d'Oriente, Zenone resta piuttosto diffidente nei suoi confronti.
Odoacre ha rinunciato a qualunque pretesa di cingere la corona imperiale, ma lui in pratica in Italia si sta comportando da imperatore; distribuisce terre, fa nuove leggi, prende provvedimenti militari per fermare i Rugi sui confini e, prima della scomparsa di Genserico, dal capo vandalo si è fatto consegnare (alcuni storici dicono "riscattata") la Sardegna e anche la Sicilia (che non dimentichiamo prima era amministrata e federata dalla corte bizantina).
Insomma Odoacre regna e "impera". Mentre Zenone che forse aveva già l'uomo valido per fare una spedizione in Italia, cioè Teodorico, si gioca questo prezioso appoggio entrando in contrasto con lui per alcuni territori bizantini che il capo ostrogoto si è annesso; Zenone litiga proprio con l'uomo che ha contribuito a fargli riconquistare il trono ma che poi non ha ricompensato in modo adeguato; così Teodorico la ricompensa se l'è presa da solo.
Quello che però Zanone teme è una eventuale minaccia di Teodorico su Costantinopoli. Infatti o per calcolo o per altri motivi il re ostrogoto ha iniziato a spostare parte della sua popolazione in territori molto vicini alla capitale bizantina.
Gli astratti (perchè non possiede un vero esercito) progetti di Zenone per una invasione dell'Italia dovranno essere rimandati fino a quando nel 483 si rappacificherà con il re ostrogoto, adottandolo come figlio. Ma solo nel 488 riuscirà a convincerlo e fare un accordo per togliere l'Italia ad Odoacre. Spedizione che avverrà poi l'anno dopo, nel 488-489.
Odoacre iniziando da questo 477, continuerà a governare l'Italia indisturbato fino a quella data, e pur riconoscendo Zenone come unica autorità imperiale, questa sottomissione e questi buoni rapporti non durarono a lungo. Anche perchè Zenone ha preso la decisione di agire inviando Teodorico per invadere con i suoi ostrogoti l'Italia.
Ma anche per un uomo come Teodorico, l'impresa non fu facile. Per tre anni assediò Ravenna per catturare Odoacre. Poi si accordò, e nel banchetto festoso che seguì, per suggellare il patto, Teodorico di propria mano uccise a tradimento Odoacre.
Ma troveremo nei prossimi anni e nei particolari questi eventi che abbiamo qui frettolosamente anticipato.
Dobbiamo però fare anche questo parallelo: In CINA viene varata quest'anno una severa disposizione: divieto assoluto di matrimoni fra nobili aristocratici della vecchia stirpe e i "barbari" WEI. Che è molto simile alla legge Teodosiana che non voleva matrimoni fra cristiani e barbari, ma che a lungo andare questa interdizione fallì completamente non essendoci nella popolazione ricambi sufficienti. Fra l'altro tale legge da tempo aveva perso ogni significato risultando contradditoria.
Era infatti nata per proteggere alcune dinastie di nobili. Ma come abbiamo visto in questi ultimi anni, a dare in sposa le propria figlie ai barbari sono stati proprio gli stessi imperatori.
E in quanto a religione i barbari ultimamente saliti al potere sono tutti ariani. Un situazione questa che come leggeremo nei prossimi anni, provocherà profonde lacerazioni, prima religiose poi anche politiche. Come lo scontro di TEODORICO (ariano) con il futuro imperatore GIUSTINIANO (cristiano), compromettendo il grande progetto politico di Teodorico, ma anche quello dello stesso Giustiniano: cioè l'unificazione e la conciliazione fra romani e barbari.
Teodorico, quasi come rivalsa al disprezzo - lui non cessò mai di essere un vero ostrogoto - ribaltò la proibizione teodosiana, e cercò di impedire ai suoi ostrogoti di contrarre matrimonio con romani e con i cristiani. Anche lui -precursore di Hitler- ambiva al miraggio di una "razza pura", tutta germanica, tutta ariana, tutta ostrogota, addirittura in Italia.
(Da non confondersi con l'arianesimo dottrina di Ario, con l'arianesimo degli Arii, e quello di Hitler era appunto il secondo, e intendeva una etnia e non una religione).
Questo non significa che in Italia Teodorico abbia governato male. Anzi nello scenario degli ultimi decenni Teodorico fu il più colto e civilizzato tra i sovrani non solo barbarici; e tentò perfino, durante il suo lungo regno di costruire un Stato modello mutuando qualcosa dai bizantini e molto dai romani.
Ma tutto questo avvenne nel suo primo periodo, mentre invece nel secondo, i rapporti con la popolazione, con i Romani, con i Bizantini, e con il Cristianesimo (lui ostinatamente ariano) iniziarono a deteriorarsi.
Teodorico malgrado tanti anni di regno, non riuscì ad essere un grande statista; anzi cercando a tutti i costi di esserlo commise i suoi più grossi errori.
Ma tutti questi eventi, militari, civili, religiosi li ritroveremo anno per anno nelle prossime pagine.
TEODORICO regnerà fino al 526, e di fatti positivi e negativi in questo lungo periodo ne accaddero moltissimi.
IN INDIA, gli Unni Bianche Eftaliti, insediatisi poco distante, prima con sporadiche incursioni poi effettuando vere e proprie invasioni dei territori, mettono in serie difficoltà l'Impero indiano dei GUPTA. Con grandi difficoltà sta ora regnando l' ultimo imperatore di questa dinastia -eletto nel 467- BUDHAGUPTA. Tutto l'impero - come quello romano- con queste invasioni barbariche è da alcuni anni in decadenza
IN CINA MERIDIONALE Viene abbattuta la dinastia dei SUNG, sostituita l'anno seguente da quella dei CH' I meridionali.
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