martedì 25 febbraio 2014

ANNO 476- L'Anno zero

GLI ULTIMI IMPERATORI D'OCCIDENTE - (395-476) - Dopo Costantino, il successore Teodosio divise l'impero tra i suoi due figli: Arcadio ebbe l'Oriente; Onorio l'Occidente (395). Si ebbe così un Impero d'Oriente, con capitale Costantinopoli, e un Impero d'Occidente con capitale Roma (dopo trasferita prima a Milano poi a ravenna). L'Impero d'occidente ebbe un rapido declino: barbari di ogni specie lo invasero (Visigoti, Svevi, Burgundi, Franchi, Sassoni, Vandali, Unni). I Vandali di Genserico misero perfino a sacco Roma (455). In pochi anni, a Ravenna -divenuta la capitale- si susseguirono vari imperatori creati e deposti da generali barbari.
Arriviamo dunque a questo 476 con Odocare generale barbaro che depone Romolo Augustolo, e viene acclamato re dai barbari. Questa segna la fine dell'Impero Romano.







ORESTE -  Passano i giorni, passano i mesi, tutte le tribù, tutte le milizie barbare, aspettano. Sono impazienti, le feste per la vittoria sono finite, adesso tutti premono su Roma, dove hanno un loro imperatore, cominciano a diventare minacciosi, si uniscono anche quelli che non avevano mai partecipato a una battaglia, a una missione; quelli che non hanno mai fatto una sola volta la sentinella a un fortino, ci sono tutti; più di tutti, perchè ci sono anche ex romani scontenti, diventati negli ultimi anni degli anarchici.

ORESTE non può cantare vittoria, il 23 agosto si mette la corona in testa, proclama "cesare" anche suo figlio ROMOLO (detto AUGUSTOLO) ma non basta, adesso per lui il pericolo non viene piu' da Roma e dall' l'Italia impotente, ma viene dalla sua stessa terra, dai suoi germanici; non si capisce piu' chi sono, sono delle bande che si dovrebbero chiamare milizie e invece sono gruppi che forse riponevano un po' troppa fiducia in un capo che non aveva nessuna diplomazia e nessun senso dello Stato. Eruli, Alani, Sciri, Turcilingi e tanti altri che andavano dal Reno, all'intero bacino del Danubio, e fino in Tracia sul Mar nero gli presentarono il conto. Volevano un terzo delle terre conquistate, era finalmente giunta la loro ora di conquista del territorio che avevano da decenni, alcuni da secoli abitato, difeso, ma sempre per conto degli imperatori romani. Ora avevano un loro imperatore e si aspettavano la giusta ripartizione, per viverci definitivamente in pace.

ORESTE non seppe o non volle accontentarli, il potere assoluto gli aveva dato alla testa anche a lui. Tutte le tribu' sia quelle in Italia che quelle fuori, si trovarono contemporaneamente tutte d'accordo a eleggere loro capo una sola persona: l'erulo ODOACRE; quell ex bambino, figlio di quell' EDICONE, amico proprio di ORESTE, che aveva negli anni precedenti preso in braccio, giocato insieme, quand' era fanciullo, portato sul suo cavallo nella campagne militari; ed era proprio quel ragazzino che gli si rivoltava contro; che però ora era capitano, ed aveva tutto l'appoggio dei suoi soldati.

ODOACRE, proclamato il capo di tutti barbari, scese in Italia e dichiarò guerra a ORESTE, nel frattempo riparato a Pavia. Questa città pagò la cancellazione dalla faccia della terra con tutti i suoi abitanti con donne e bambini sgozzati, poi fu arsa, solo per aver dato rifugio al barbaro megalomane, che riuscì nell'ora critica però a fuggire, ma non lontano, si fermò a Piacenza; qui fu raggiunto da ODOACRE il 28 agosto.
Dopo soli 5 giorni da Imperatore, proprio a Piacenza, Oreste fu decapitato. Il figlioletto (Romolo Augustolo di sei anni) a Odoacre gli fece tenerezza, lo risparmiò, lo depose ufficialmente e lo mandò a vivere con una congrua pensione in una sfarzosa villa in Campania, nei pressi di Napoli, a Capo Miseno; una villa fatta costruire da Mario, arredata da Lucullo.
Odoacre sceso poi su Roma, inizia a distribuire ufficialmente un terzo delle terre fondiarie ai barbari d'Italia e a quelli del suo seguito; poi riscatta dai Vandali di GENSERICO anche la Sicilia ed infine, rinunciando a qualunque pretesa di cingere la corona prende le insegne imperiali e le rinvia all'imperatore ZENONE a Costantinopoli. 



Con questa data si considera convenzionalmente finito l'Impero Romano d'Occidente e l'Evo Antico.

INIZIA L'ETA' MEDIEVALE

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