ZENONE a Costantinopoli oltre i problemi che gli ha creato Teodorico, e che sta risolvendo invitando il capo degli Ostrogoti ad attaccare Odoacre in Italia pur di tenerlo lontano, ha anche quest'anno da risolvere il problema religioso che sta da un po' di tempo sconvolgendo la vita del clero a Bisanzio, con sollevazioni monofisite contro le ortodosse, seguite da dure repressioni.
Inutilmente Zenone tenta di fare dei compromessi tra le due fazioni. Promulga anche un editto (ricordato come Editto di Henokiton (Enotico) che dovrebbe portare all'unità religiosa.
L'ispiratore dell'editto è il patriarca di Costantinopoli ACACIO; ma il contenuto è molto ambiguo, non accontenta nessuno ed è scisma, che porterà proprio il suo nome Scisma Acaciano.
Infatti l'editto viene respinto da entrambe le parti, ognuno restando ostinatamente sulle sue posizioni.
Acacio fin dal 476 (quando salì al trono Basilisco, sostenitore del monofisismo - negazione della natura umana del Cristo) aveva difeso l'ortodossia. Ma con Zenone, prepara questo editto mirando con un compromesso all'unione religiosa, allontanandosi però dalla dottrina del concilio di Calcedonia (del 451) che aveva affermato un unica natura del Cristo: quella divina. Ovviamente gli ortodossi considerarono questo ambiguo atteggiamento di Acacio una eresia.
Acacio verrà poi scomunicato e deposto da Felice III nel prossimo 485, anche se lui non obbedì. Lo scisma cesserà poi nel 519 sotto l'imperatore Giustino.
ODOACRE porta a compimento la sua spedizione in Dalmazia e lo annette al proprio dominio, alla giurisdizione italica.
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